Mo (Morena) è una giovane donna affetta, fin dalla nascita, da tetraparesi spastica con riflesso di Moro. Il riflesso di Moro è quello strano fenomeno che ci fa “scattare-sobbalzare”, per esempio, quando qualcuno ci appare improvvisamente alle spalle o quando c’è un rumore forte ed inaspettato. E’ un qualcosa che tutti abbiamo quindi, ma in Morena è accentuato: a lei basta un niente per scattare, a volte anche senza motivo apparente, solo a fronte di uno stato d’ansia o di un malessere anche non specificato. Mo si sposta con la sedia a rotelle, anche se è in grado di reggersi in piedi con un leggerissimo appoggio. Tutto questo è compensato da una intelligenza ed una sensibilità vivissime. Ha vissuto per tanto tempo in strutture residenziali per disabili, dove comunque non si sentiva “realizzata”, fino a quando, nel 2005 (anno mondiale della disabilità) le è stata offerta l’opportunità di vivere in un mini appartamento senza barriere architettoniche, ad affitto calmierato. Figuratevi se Mo si poteva lasciar sfuggire una simile possibilità! Pur con le difficoltà e le incognite che una simile scelta comportavano. Passare da un’ organizzazione di vita “protetta” e passiva, dove erano gli altri a determinare gran parte dei tempi, dei ritmi e delle decisioni quotidiane ad un’organizzazione di vita attiva non è un salto da poco (per esempio andare a tavola apparecchiata senza doversi preoccupare della spesa, delle bollette, delle attrezzature necessarie in una casa, ecc.. ), oltre al fatto di dover scegliere e convivere con una badante, tua dipendente ma dalla quale, per altri versi, dipendi. Questa fase, fra alti e bassi, è durata qualche anno passando per il cambio di alcune badanti ed è culminata in maniera traumatica e conflittuale, convincendo Mo a cercare strade alternative.
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